Lì è stata realizzata la pista ciclabile più “INUTILE DEL MONDO”, che corre parallela all’altra pista ciclabile, quella vera!
Due piste ciclabili a pochissima distanza una dall’altra (!), col TRAGICO risultato per noi POVERI SANREMESI, di aver eliminato in Corso Trento e Trieste, decine di PARCHEGGI GRATUITI, gli unici rimasti in zona centro ed un DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE di “vitale” importanza, che ci permetteva in direzione S.Martino, di evitare le trafficate Via Nino Bixio e Corso Orazio Raimondo!
Non è un caso forse che proprio questa via prenda il nome da Trento e Triste, le due città centro dell'irredentismo, movimento che, negli ultimi decenni del XIX secolo e agli inizi del XX aspirava ad un'annessione di Trento e Trieste all'Italia, per liberarle dall’opprimente dominio dell'impero austro-ungarico!
Pensiamo anche alla “mitica” impresa compiuta dal grande poeta Gabriele D’Annunzio, il mitico Vate, durante la Prima guerra mondiale: il 7 agosto 1915 sorvolò Trieste, lasciando cadere dal suo aereo, 40.000 volantini con un messaggio per gli abitanti: "Coraggio fratelli! Coraggio e costanza! Per liberarvi più presto combattiamo senza respiro…".
Tante le richieste d’intervento da parte dei FACEBOKKISTI SANREMESI per risolvere questo problema!
E allora Sanremesi coraggio e costanza, il Vate purtroppo non c’è più, ma “combattiamo anche noi senza respiro” e facciamoci ridare Corso Trento e Trieste!
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